Sono molteplici i casi di promontori artificiali costruiti in ambiti urbani; i modi di costruzione e le finalità sono molteplici, e non sempre, anzi, raramente, le colline artificiali vengono innalzate con intenzione. Lo scorso anno è stato inaugurato a Manhattan un parco con vista sulla Statua della Libertà organizzato intorno di 4 colline artificiali appositamente costruite.
In epoca romana, nacque lungo le rive del Tevere il monte Testaccio, in latino Mons Testaceus, una collina artificiale di circa 36 m di altezza, vera e propria discarica specializzata di epoca romana. È infatti costituita da strati ordinatamente disposti di cocci provenienti da più di 53 milioni di anfore per la maggior parte olearie. I contenitori di terracotta, scaricati dal vicino porto fluviale sul Tevere, una volta svuotati dal contenuto, venduto sul mercato capitolino, venivano lì gettati. Il nome deriva dal termine latino testae, ossia "cocci". Il colle si trova tra le mura aureliane e la sponda sinistra del Tevere, nell'omonimo XX rione di Roma, Testaccio.
Nelle età del rame e del bronzo venivano innalzati dalle civiltà europee, come quella etrusca, dei tumuli a coprire le tombe. Detti cairn se fatti in pietra, costituivano necropoli verdi e dalle forme morbide, che sono giunte fino a noi.
Il parco "The Hills" di Governor Island |
Scavando nella storia, troviamo svariati dossi "accidentali": Teufelsberg, detta anche "la montagna del diavolo", nell'area circostante Berlino, è una collina di 80 m di altezza nata da un accumulo di macerie del secondo conflitto mondiale sulle fondamenta di una scuola di addestramento militare voluta da Hitler. Divenuta poi stazione radio e luogo di spionaggio durante la Guerra Fredda, oggi è un luogo di attrazione per i giovani, pieno di insidie dovute allo stato di abbandono (tombini e tromba dell'ascensore aperti, assenza di parapetti).
Teufelsberg |
In epoca romana, nacque lungo le rive del Tevere il monte Testaccio, in latino Mons Testaceus, una collina artificiale di circa 36 m di altezza, vera e propria discarica specializzata di epoca romana. È infatti costituita da strati ordinatamente disposti di cocci provenienti da più di 53 milioni di anfore per la maggior parte olearie. I contenitori di terracotta, scaricati dal vicino porto fluviale sul Tevere, una volta svuotati dal contenuto, venduto sul mercato capitolino, venivano lì gettati. Il nome deriva dal termine latino testae, ossia "cocci". Il colle si trova tra le mura aureliane e la sponda sinistra del Tevere, nell'omonimo XX rione di Roma, Testaccio.
La disposizione dei cocci del monte |
Nelle età del rame e del bronzo venivano innalzati dalle civiltà europee, come quella etrusca, dei tumuli a coprire le tombe. Detti cairn se fatti in pietra, costituivano necropoli verdi e dalle forme morbide, che sono giunte fino a noi.
La necropoli di Gamla Uppsala, in Svezia |
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